PAESAGGIO: OLTRE LA LINEA DELL'ORIZZONTE

12 APRILE 2011


LA PROFONDITA' DI CAMPO: con un diaframma molto aperto c'è un oggetto a fuoco e il resto sfocato, dimezzando la luce che entra tramite il diaframma la messa a fuoco diventa più omogenea. Quando si crea un paesaggio avere una messa a fuoco omogenea rende tridimensionale l'immagine. E' consigliabile lavorare sui paesaggi con diaframma chiuso, anche perché i paesaggi si "svolgono" su più piani. Il piano focale è uno solo, se in una foto di paesaggio metto a fuoco solo un piano, vedo in modo nitido solo un elemento: aumentando la tolleranza di messa a a fuoco il paesaggio risulterà più nitido. Quando chiudo il diaframma aumento la tolleranza del piano di messa a fuoco.Prendiamo ad esempio un obiettivo 20 mm 2.8: se metto a fuoco a 3 metri con f4, ho a fuoco tra i 2 e i 4 metri, se metto a f22 ho ha fuoco da 1 metro all'infinito. Il picco di messa a fuoco è ai 3 metri, ma il resto è a fuoco in modo più o meno omogeneo. Un diaframma buono per il paesaggio è tra f11 e f16.  Le lenti che voi comprate lavorano bene tra f8 e f16. La resa migliore è sempre verso il diaframma intermedi, salvo focali specifiche. Una macro fatta con f16 è ottima. La profondità di campo è determinata da due fattori: diaframma e lunghezza focale. Una lente con lunghezza focale elevata, es: 200mm, e lavorate a f2.8 avete una precisione di messa a fuoco maggiore rispetto a un 50mm a f2.8.


FATTORI IMPORTANTI PER FOTOGRAFARE IL PAESAGGIO

MEZZOGIORNO
TRAMONTO
ALBA
•scelta del momento: ottimo mattino presto e tramonto; quando il sole è molto alto attenzione alle ombre e alla luce molto tagliente. Ciò non significa che nelle ore in cui il sole è alto nel cielo sia vietato fotografare...anzi, una luce molto forte può regalare effetti di luci e ombre molto particolari che possono rendere la foto tridimensionale. L'importante è riuscire a gestirli nel modo corretto e ricordare sempre che il contrasto tra parte in ombra e parte illuminata sarà molto forte. Allo stesso modo, una luce molto omogenea, come quella dell'alba o del tramonto, se non sfruttata nel modo corretto può trasformare la foto nella solita immagine vista e rivista del sole che tramonta o sorge sul mare. L'importante è sforzarsi sempre di trovare un punto di vista alternativo, l'inquadratura giusta, e gestire nel modo corretto la vostra attrezzatura. A lato trovate tre esempi di foto scattate nei tre momenti del giorno.







DOPO UN TORNADO

• integrazione dell'agente atmosferico nel paesaggio: nuvole, pioggia… Fare una foto in una condizione meteorologica particolare rende la foto "unica".



IL FILTRO POLARIZZANTE: la sorgente luminosa invia la luce in modo disordinato. Il filtro polarizzante corregge la direzione della luce. Il filtro polarizzante circolare percepisce il raggio di luce e lo distribuisce in modo ordinato. Aumenta il contrasto, satura gli oggetti e "tira fuori" le nuvole. 
Osservate la stessa foto scattata con le stesse impostazioni, con il filtro polarizzante rotato in due posizioni diverse.





IL FILTRO ND: sostanzialmente diminuisce la luce in entrata, in modo da permettervi, anche in esterno, in condizioni di luce favorevoli, di mantenere tempi di esposizione lunghi e ottenere particolari effetti con oggetti in movimento. Come esempio si riporta spesso quello dell'acqua che scorre.

IL FILTRO CROSS SCREEN: trasforma i punti luce in stelle. Un'effetto simile si può ottenere anche utilizzando un diaframma chiuso, oppure con specifici programmi in postproduzione.

IL FILTRO DIGRADANTE: una metà del filtro è più scura (o di colore differente); questo consente di ottenere dei particolari effetti (a seconda del tipo di filtro montato), come ad esempio un celo più cupo, più contrastato o di un colore differente. Difetto: attenzione a cosa succede alla parte di immagine che sta "nella sfumatura".



CONSIGLIO: utilizzo di un cavalletto, sia per paesaggi in cui le condizioni di luce sono precarie e richiedono quindi tempi di esposizione più lunghi (paesaggi notturni), sia per ottenere effetti particolari, come l'esempio mostrato sotto:
la foto di destra è scattata con un tempo di esposizione maggiore rispetto a quella di sinistra: l'effetto è molto più morbido e meno definito.





OBIETTIVO DI CUI ABBIAMO PARLATO: 50mm 1.8
Ottimo come secondo obiettivo per il proprio kit fotografico: perfetto per ritratti (ottimo sfocato e molto luminoso anche in interni) e funziona come macro aggiungendo lenti colse-up. Per fare le macro è necessario chiudere il diaframma, e questa lente lavora bene anche a f16. 





2 commenti:

  1. ciao pier che compito c'era per stasera.....?

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  2. allora per tutti quelli che sono venuti alla fiera, portare le foto e se si riesce, dare anche un titolo alla vostra raccolta; e poi al solito portate i vostri "esperimenti fotografici" che volete farci vedere, e le foto del vostro tema. E' importante riuscire a lavorare intensamente su questi vostri temi perchè sono quelli che poi vorrei farvi portare alla mostra!...buona giornata e a stasera!

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