MARTEDI' 19 APRILE
Sensore d'immagine: sostituto della pellicola. L' alogenuro d'argento ricopre la pellicola, diventa un reticolo di cristalli che si "anneriscono alla luce". Nella fotografia digitale l'elemento base è il pixel, che ha una forma regolare ed è disposto secondo uno schema preciso. L'immagine, sul sensore steso, è rappresentata dalla luce stessa (nella pellicola era l'effetto che la luce aveva sul sensore). I colori principali dello spettro che noi percepiamo sono il rosso, il verde e il blu e si chiamano colori di sintesi additiva. Sommando questo "colori luce" otteniamo una gamma cromatica che copre uno spazio colore molto elevato (con questi colori si possono creare moltissimi colori). La macchina digitale consente di concentrarsi su inquadratura, profondità di campo, perchè su tutti i parametri, tranne soggetti sfocati, foto non nitida, mosso, si può, bene o male, intervenire.
Pulsante per la simulazione della profondità di campo: funzione della macchina fotografica. Quando si imposta un valore di diaframma, il diaframma non si chiude realmente ma si chiude al momento dello scatto. Quel pulsante fa chiudere il diaframma. Se con un diaframma molto chiuso diminuisce notevolmente la luminosità.
Il pixel, all'interno del sensore, diventa subito un numero (in codice binario), e si materializza al momento della visualizzazione o della stampa.
Il pixel determina solo la dimensione dell'immagine ma non la qualità.
I parametri importanti relativi al sensore. Ogni pixel ha una profondità colore.
bit= unità base
byte= 8 bit
quanti colori posso generare con 8 bit? 256.
Come si valuta se un sensore è di buona qualità?
la macchina può scattare a diverse profondità colore, ossia le sfumature che può assumere il pixel, che determina la realtà dell'immagine.
scattare a 14 bit scelgo tra circa 16.000 colore. E' importante in fase di lavorazione (non tanto in fase di stampa). La profondità colore determina anche la gamma dinamica, ossia quanti colori sono componibili con RGB.
Rosso + Verde + Blu = Bianco (intesi come colori di luce, colori di sitesi additiva). In assenza di luce ho il nero.
L'immagine recepita dal colore è in bianco e nero. Si vede a colori perchè davanti al sensore c'è una griglia (maschera di Bayer) fatta di filtri che fanno passare solo la luce verde, rossa e blu.
il 50% è verde, il 25% rosso e il 25% blu.
Anche la qualità di questa maschera determina la qualità del sensore.
Le machine economiche non hanno precisione dei filtri.
Il formato RAW, differentemente dal jpeg, è come se fosse in bianco e nero, quando si lavora con il software si attribuisce il colore. E' più versatile.
E' conveniente salvare in RAW e non in jpeg (formato definitivo), perch posso regolare anche dopo aver scattato, i parametri dell'immagine in modo efficace. Si possono gestire dei parametri anche dopo lo scatto. L'altra opportunità è affidarsi al software della macchina, salvare in jpeg, che integra l'algoritmo che nel RAW è distaccato all'interno dell'immagine, e quindi tutte le modifiche che vengono fatte dopo compromettono la qualità dell'immagine. Il RAW permette di concentrarsi su inquadratura, attimo, e se si sbaglia bilanciamento del bianco o altri parametri, si può rimediare in post produzione.
LA SENSIBILITA' ISO
Il pixel ha una sensibilità nativa, e si può amplificarla o ridurla. Ogni volta che si raddoppia o si dimezza la sensibilità ISO, si raddoppia o si dimezza la luce. (Si guadagna o si perde uno stop).
Es: immagine con profondità di campo elevata per fotografare il vostro amico con la Ferrari (tenete il diaframma chiuso), ma vi serve un tempo di scatto molto veloce, altrimenti la Ferrari viene mossa, allora si aumenta la sensibilità ISO.
Quando si amplifica il segnale però, entra in campo un difetto dell'immagine che si chiama disturbo, che si manifesta tramite una puntinatura dell'immagine. Il disturbo si manifesta soprattutto delle zone buie.