FOTOGRAFIA D'ASCOLTO: NOTE TECNICHE

29 MARZO 2011

Quando fotografiamo non facciamo altro che "catturare" la luce riflessa dall'oggetto. Il foro stenoipeico isola semplicemente una porzione di luce, le lente la convoglia in un punto detto fuoco, e permette di ottenere un'immagine più dettagliata e luminosa. Più il foro sarà piccolo, più l'immagine sarà definita.
Ogni ottica ha dei determinati parametri, in particolare definiamo la lunghezza focale come distanza tra il centro ottico dell'obiettivo ed il piano del sensore. La lunghezza focale e la dimensione del sensore determinano l'angolo di campo. A parità di sensore, più a distanza focale è lunga, più l'angolo di campo sarà ridotto, e viceversa.

Un obiettivo normale è quello che più si avvicina al punto di vista umano: lunghezza 28 mm per formato DX oppure 35 mm per FF. Un obiettivo è grandangolare quando ha un angolo di campo maggiore di 60° (es: 24 mm); è teleobiettivo quando ha un angolo di campo minore di 40° (es: 70 mm)

Il concetto di esposizione viene definito da tre variabili:
• apertura - diaframma
• tempo di esposizione - otturatore
• sensibilità iso - sensore

f = attimo di diaframma = lunghezza focale/ diametro del fascio di luce che attraversa la lente

f2 = luminosità naturale percepita

scala dei diaframmi: 1 - 1,4 - 2 - 2,8 - 4 - 5,6 - 8 - 11 - 16 - 22 - 32 - 44
f2 è il doppio di f2,8 , f4 è il quadruplo di f2

L'otturatore è composto da tendine metalliche ad alta precisione, situate dietro lo specchio ( per la reflex; per le compatte l'otturatore coincide con il diaframma )
La scala dei tempi è legata da un rapporto diretto: 1/125 - 1/250 - 1/500  ecc...

La sensibilità iso è misura la capacità del sensore di impressionarsi. La scala delle sensibilità e legata da rapporto diretto: 100 - 200 - 400 - ecc...

Chi necessitasse di approfondimenti o delucidazioni..chieda pure! Alla prossima lezione!



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